Si sono finalmente accorti che Internet non serve a niente... Chissà chi era quel pazzo che credeva che dei poveri bambini dovessero conoscere il progresso del mondo che li circonda!
La scuola non serve a quello!
La scuola è fatta di maestri, se UNICI è meglio, di alunni con i loro banchetti, i grembiulini, la mensa, i bidelli, la campanella...
Via Internet, NON NE ABBIAMO BISOGNO, anzi non ne hanno bisogno!
D'altronde anche noi siamo cresciuti senza Internet e senza avere tanti maestri!
Ciò significa che non c'è bisogno di più maestri ne di Internet, LA STORIA INSEGNA!
Dovremmo cercare di più i significati e gli esempi dalla storia!
Ops! Sto delirando...però Internet lo tolgono davvero!O forse sto sognando?
E' semplice...a noi non piacciono le best pratices! :-)
A parte l'ironia, la motivazione di non diffondere notizie simili è che si rischierebbe la confusione totale...
Avete idea cosa accadrebbe se i telegiornali, in Italia, cominciassero a diffondere notizie simili...
In Italia non si ha la stessa "educazione civica" dell'Islanda...Noi siamo un popolo "Bonaccione" che transigge....E che quando manifesta lo fa per solidarietà, senza avere ben chiare le proprie motivazioni...si manifesta in maniera disorganizzata, poco strutturata.
Le manifestazioni di pensiero devono principalmente avere un'identità comune...Quello che accade in Italia è un qualcosa di diverso.
Caso emblematico il decreto Gelmini, di per se una idiozia abnorme, che però veniva affrontata in maniera disuguale pur manifestando insieme.
Quando accadde una cosa simile in Francia la città andò in subbuglio per un periodo determinato ed ottennero quello che vollero....In Italia tutto finisce sempre in maniera sfumata...."Diplomatica" oserei dire...
Ritornando al caso Islanda vs Italia, credo che ciò che accadrebbe in Italia sarebbe solo confusione, ci scapperebbe qualche morto(vedi G8 di Genova) e/o manifestazioni "filosofiche" cossighiane...
Concludo quindi dicendo che credo sia meglio evitare diffusione a mezzo tv....d'altronde, come noi stessi stiamo dimostrando discutendo l'evento, chi vuole informarsi sa come fare!
Farà piacere a zagara e peperoncino sapere che dal suo paese arriva uno dei pensieri più innovativi in questo periodo di fermento nella scuola italiana.
...è questo che la scuola dovrebbe insegnarci, aprire le menti, sviluppare un senso critico personale, prepararci al futuro, quando non ci saranno più insegnanti o genitori a guidarci, ma saremo soli ad affrontare la vita e le scelte che essa ci impone
I ragazzi del Liceo Classico riprendono uno dei film di maggior successo nella tematica della scuola.
"Scuola" non solo come istruzione ma come strumento per rendere la conoscenza libera.
Bravi ragazzi!Finalmente in un calderone di proteste comincia ad emergere qualche contenuto di riflessione.
Un solo consiglio, va benissimo il vostro modo di osservere la scuola, ma attenti a non farvi impressionare dai mezzi di comunicazione.
Il Presidente Obama, ottimo esempio di comunicazione prima di tutto, non è un semplice anatroccolo diventato cigno. Cercate stimolo da persone come lui, ma non fatevi illudere dai sogni. Determinazione, concretezza e senso di responsabilità possono essere gli ingredienti efficaci per raggiungere i vostri obiettivi. Il resto sono solo chiacchere... Non lasciatevi scoraggiare da "paroloni" come 'ndraggheta, mafia,ecc... quest'ultimi non sono "entità" materiali che possono essere eliminati con il semplice pensiero. Il pensiero libero, e la scuola come strumento per raggiungerlo, però,permette si sorvolare oltre i muri della "cultura mafiosa" che è un fenomeno molto più concreto e reale.
Siamo nel pieno del tumulto popolare...Nella maggior parte dei casi c'è una disinformazione e dispersione di argomenti tale da non riuscire a rendere chiaro quale sia la reale precarietà dell'istruzione attuale.
Cerchiamo di focalizzare i punti di criticità di un sistema scolastico che vada "oltre le mura".
Non fasciamoci di etichette politiche e ragioniamo su cosa realmente serve ad un sistema,come quello scolastico, per riuscire a rendermo più efficiente ed efficace.
Cominciamo a riflettere su cosa è la scuola e quali sono gli elementi caratterizzanti di questo sistema.
Senilità è un romanzo di Italo Svevo che ho voluto proporvi come metro di paragone, o metafora, per rappresentare un disagio sociale, come quello dell'Università e dell'istruzione in genere della scuola italiana.
Il cambiamento non può avvenire se si continua a scontrare ed improvvisare pseudo-riforme, o presunte tali, senza ascoltare gli elementi che fanno parte di quel sistema.
Una buona intervista in cui si spiega in breve il problema dell'Università italiana, che credo non vedremo mai in tv, è quella fatta al prof Aldo Giannuli docente della Statale di Milano.
Quello che sta accadento penso sia riassumibile attraverso uno spezzone del mitico Marchese del Grillo...
La realtà spesso è quello che non vediamo, o non riusciamo bene a cogliere...
A voi una perla di saggezza raccontata dal Marchese...A tutti quelli che credono di ottenere "giustizia" attraverso la semplice, e spesso ineffice, protesta. La protesta non è efficace se improvvisata...la protesta si costruisce e si argomenta su basi di pensiero solide.
Il potere non si attacca con il blocco, ma con intelligenza
Oggiho trovato una lettera di anti-protesta indirizzata alla mia mail...non capisco se sia spam-antirivoluzionario, o una semplice informazione... Ecco la mail
La scuola si conferma il terreno scelto dalla sinistra per attaccare il governo Berlusconi, l’ultima spiaggia per cercare di mettere in difficoltà chi sta bene governando.
La loro tattica rimane la solita: spacciare falsità a ripetizione, obbligando noi e il governo a cercare di smentirle: occupare le scuole e cercare di allargare la protesta portando oltre la legalità le iniziative di protesta, allo scopo di cercare l’attenzione dei media e di provocare ulteriore confusione. Da ultimo rifugiarsi nel vittimismo se il premier Berlusconi dichiara di voler tutelare la libertà di quanti vogliono continuare a studiare e a lavorare in pace oppure se i carabinieri respingono una manifestazione non autorizzata prima che blocchi una stazione ferroviaria, come avvenuto due giorni fa a Milano. Politicizzazione, falsità, vittimismo: la tattica della sinistra non cambia mai.
E’ necessario reagire, con la forza della verità. Per questo mettiamo a tua dis posizione in www.ilpopolodellaliberta.it le slide con i dati presentati nella conferenza stampa di ieri dal presidente Berlusconi e dal ministro Gelmini. Altra documentazione per confutare le menzogne della sinistra le trovi in www.governoberlusconi.it.
Io intanto gli ho risposto così!
Ciao Leonardo,
Qual buon vento ti porta ad informarmi con la tua mail?
Non credo che sia un problema di sinistra o di destra quello che sta accadendo.Più che altro la sinistra sta cercando la scia per inserirsi...ma mi sembra banale e ridicolo doversi ancora etichettare di sinistra o destra in un contesto sociale come quello che stiamo vivendo.
Più che altro, se vuoi la mia opinione, è che ciò che sta accedendo era inevitabile e che si è cercato solo un pretesto per scendere in piazza e protestare...ma non solo per il decreto in se, ma per tutto l'andazzo generale di 15 anni a questa parte...
La generazione anni 80, come la mia,vive periodi di difficoltà e questo è innegabile per milioni di motivi che sicuramente è spagliato semplificare con banali spiegazioni....la complessiva si accentua nel momento in cui anche la parte scientifica e sperimentale viene a diminuire.
Ma se vuoi ulteriori approfondimenti sul mio pensiero....la mia mail ce l'hai già!
Il caso degli sciperi al'Università, scuola, ricercatori è al centro del processo mediatico.
Tutto ad un tratto ci si è accorti che la scuola non funziona, che i ricercatori sono sotto pagati, che il turn over dei docenti universitari è pressochè nullo...
A mettere "l'asso di briscola" è stato il famoso decreto Gelmini dopo un'approvazione della finanziaria Tremonti nel pieno dell'estate, di cui pochi sono a conoscenza.
Questo ha generato maggiormente confusione...l'informazione viene dirottata dove più conviene, SEMPRE!
Confusione sul maestro unico che non è più maestro unico ma predominante....confusione sulle classi separate che non sono più classi separate ma corsi di recupero...Confusione sui tagli dei docenti che non sono tagli ma miglioramento qualitativo del personale...
Vogliamo una scuola migliore, inneggiano tutti, ognuno a modo loro, chi tagliando la spesa pubblica, chi chiedendo strutture ed organizzazione migliore.
Tutto questo "baccano" di notizie trafugate che scintillano da ogni parte genra maggiore irritazione e maggiore incitazione.
Non sono di meno le dichiarazioni del Governo che chiede l'intervento della polizia per "sgomberare", come se fossimo al mercato, i raduni di protesta ed il blocco alle attività...
La cosa certa è una sola: La scuola italiana non funziona, tanto meno l'Università. La prima perchè troppo legata ad un pensiero vecchio, la seconda perchè troppo distante dal lavoro...ma tutto questo esiste da circa 15 anni...
Credo che non esista nessun tipo di organizzazione mediatica tesa alla semplice e genuina informazione, semmai esiste un'organizzazione mediatica tesa al semplice e malsano profitto.
Vi invito a visonare questo video, forse emblematico di un problema generale e genralizzato.
Il decreto Gelmini è senz'altro ridicolo ed obsoleto. Non porta niente di innovativo, se non la riduzione della spesa pubblica.
Tagli che, inevitabilmelte, puniscono i ragazzi e senza dubbio anche i docenti migliori.
Quello che però vorrei sopttolineare è che le proteste fatte fino ad oggi non portano nessuna novità!
La protesta è contro il decreto Gelmini...che ripeto è ridicolo!
Ma mettiamo passasse questo polverone, ed il decreto Gelmini non fosse mai esistito, pensate che la scuola e l'istruzione in genere sia in buone considizioni?
Pensate che se non ci fossero stati ulteriori tagli proposti dalla Gelmini per i ricercatori i salari di prima erano adeguati?
Perchè allora invece, oltre alle proteste, non si prepara una contro-riforma? Perchè non ci si pone come mediatori anzichè come oppositori?
Perchè non si fa capire al Governo, tutto, rosso,nero,bianco,verde, che l'Italia deve puntare ed investire molto di più nella ricerca, che le briciole che investono non bastano neanche per pagare i Baroni universitari.
Investire nella ricerca significa dare fondi di milioni di euro per i giovani ricercatori per sperimentare!
Che le strutture didattiche italiane per il 70% sono da terzo mondo.
Che continuare a studiare sui libri di testo, unici, mono autori, mono case editrici...è una vergogna per un paese che pensa di essere al centro dei processi connettivi.
Che vivere la scuola come un istituto scolastico fa parte di un pensiero novecentesco...La scuola è oltre le mura scolastiche, la scuola è lo strumento che permette la liberta di esprimersi e non l'obiettivo da superare.
Continuare a protestare SOLO contro un decreto non risolverà niente. Protestare contro un decreto significa non aver ben capito che "morto" un decreto ce ne sarà un altro...e sicuramente non andrà incontro agli interessi dei più giovani...perchè se così fosse stata l'intenzione avremmo già dovuto usufruire di questo pensiero ancor prima della Gelmini...