Immagine By art crimes
Ma come può un operatore di marketing domare il mercato se non conosce gli strumenti necessari per farlo? E qui mi aggancio alla critica fatta da Simone Lovati .
Partiamo dal presupposto che per fare marketing bisogna avere una predisposizione personale. Non basta aver studiato per essere i migliori. Bisogna essere capaci di interpretare il contesto, il luogo, ma soprattuto bisogna essere estremaente bravi nel conoscere le persone.
Gli esperimenti di Neuromarketing dimostrano come il nostro senso dell'orientamento d'acquisto si avvale di "somatic markers", ovvero, dei veri e propri "punti di riferimento" di cui il nostro cervello si avvale per risolvere la complessità della scelta. Riuscire quindi ad individuare questi "segni" con estrema precisione diventa la chimera di ogni azienda.
Ma in attesa che la scienza si fondi con la promiscuità del marketing l'unica possibilità è quella di saper cogliere i "sensori" attraverso lo "scambio" di opinioni con le persone.
Ebbene sì, il marketing attuale si è reso conto che senza conoscere le persone è impossibile, o meglio, poco vantaggioso impostare delle azioni.
La soluzione che tutti propongono è: Fai un pò (badare bene alla quantità) di social media marketing.
Ma fare "un pò" di Social Media Marketing significa perdere tempo inutilmente. Vi rimando ad alcune considerazioni di Gianluigi Zarantonello in merito a come fare Social Media Marketing correttamente anche per le PMI.
Nessun commento:
Posta un commento