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venerdì 1 agosto 2008

Galbani ed il formaggio scaduto...


Da quanto emerso dall'indagine Formaggio scaduto nel piatto, uno dei maggiori marchi danneggiati è stato Galbani

Il marchio maggiormente coinvolto – spiegano gli investigatori - è Galbani, controllato dal gruppo Lactalis Italia che controlla anche Big srl. «Sono loro i principali fornitori della Tradel. Anche clienti», si legge nell´ordinanza. Per i magistrati il sistema di riciclaggio della merce si basa proprio sui legami commerciali tra le aziende fornitrici e la Tradel

Mi viene subito in mente quanto formaggio abbia mangiato in tutto questo tempo, e di come sia potuto accadere uno scempio del genere...Ma soprattutto mi domando: Chissà quanti casi simili ci sono che devono ancora essere scoperti!!

E' più che naturale, penso, che se in un supermercato mettono in offerta un prodotto di marca viene voglia di comprarlo, ma quanto dobbiamo stare attenti a questo "trucco"?

E quanto bisogna stare a ttenti a tutto ciò che ormai "ingurgitiamo" senza sapere neanche da dove proviene?

Come fa un marchio come Galbani a non essere controllato, a non dare garanzia di ciò che vende?

Ma soprattutto come si fa ad essere così "schifosi" da creare una truffa del genere...

chissà quanta mozzarella, formaggio, sottilette, ecc...ecc....ho mangiato, senza saperlo, contenente materiali avariati...

Mi viene il vomito solo a pensarci!

Lo Stato dovrebbe costituirsi parte civile o quanto meno la società casearia...

La realtà è che pochi ne parlano e soprattutto che tra non molto, se non già ora, nessuno più si ricorderà di questo episodio che è successo. Tutto ricomincierà come prima, altri continueranno con i loro traffici illeciti...

«La merce che stiamo lavorando, come tu sai, è totalmente scaduta... «, dice Luciano Bosio, il responsabile dello stabilimento della Tradel, al suo capo (Domenico Russo). Che gli risponde: «Saranno cazzi suoi... « (delle aziende fornitrici, in questo caso Brescialat e Centrale del Latte di Firenze, ndr). Il formaggio comprato e messo in lavorazione è definito - senza mezzi termini - «merda». Ma non importa, «... perché se la merce ha dei difetti. .. io poi aggiusto, pulisco, metto a posto... questo rimane un discorso fra me e te... « (Russo a un imprenditore campano, si tratta la vendita di sottilette «scadute un anno e mezzo prima»).

Mi sembra che non resti molto da commentare...

http://www.wikio.it

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi, apriamo gli occhi, ognuno guarda al proprio profitto e basta... l'unica soluzione è diventare vegetariani e consumare prodotti che siano meno elaborati possibile... il contrario di ciò che si fa al giorno d'oggi!

Anonimo ha detto...

Posso dire che sta bene un po a tutti, fanno chiudere stalle e quant'altro con mille norme (la Puzza, il decoro, il rumore ecc,ecc,), poi non si trova dal piccolo contadino la materia prima e si compra ai supermercati non sapendo cosa c'è dentro...........
Prova a vedere se in Austria è uguale, ci sono le stalle in mezzo ai paesi........
Tra le altre cose per colpa di alcuni fanno chiudere le stalle, ma non le ferriere, le cartiere e quant'altro che inquina di più (ma sotto ci sono notevoli interessi)

Manolita ha detto...

Grazie infinite,
sono senza parole e davvero commossa per il tuo regalo.
Anche se in questo periodo sono in guerra con il tempo, ho letto i tuoi ultimi post con piacere; come sempre tratti argomenti interessanti con molto garbo ed in modo piacevole alla lettura.
Un abbraccio e a presto.......

studentefreelance ha detto...

@zahxara thanksssssssss :-D

@anonimo

si è vero ragazzi che tutto ormai sembra essere al punto del non ritorno, l'unico nostro potere è l'informazione,ed è per questo che ho ripreso articolo di una decina di gironi fa...

Non è vero che siamo impotenti, questo è quello che vorrebbero farci credere...èsempre la maggioranza che comanda...mettiamo per assurdo che da domani nessuno compri più Galbani, avete idea di quanto ci metterebbe a chiudere la società?

Ve lo dico io...Non più di un mese!

Il problema non è Galbani è il sistema di informazione alterato che ci circonda e "comanda" le nostre azioni.

Non è solo questione di stalla o meno, anche con una stalla si può creare la truffa, la questione è l'etica professionale che manca!

Anche con i vegetali esistono le contaminazioni, non scordiamoci gli OGM!

Anonimo ha detto...

Purtroppo quello che mi fa rabbia è che i personaggi indagati non verranno puniti in nessuna forma. Forse un poco di carcere ma per rifocillarsi, poi a casa a spendere i soldi guadagnati in questo modo. Finito il poverone pensate che non ricominci tutto? Perche gli ideatori non li nutriamo con quegli stessi prodotti!

studentefreelance ha detto...

Vuoi sapere perchè non verrà punito???

Perchè per salvare "qualcuno" al Governo(e non parlo sempre della STESSA persona) bisogna salvare tutti...pertanto se "truffa" è un danno minore, significa che l'imprenditore di turno se la passerà quasi liscia...ma soprattutto non si creerà ilpolverone dovuto intorno all'argomento...ci piace di più sentire parlare del caso di Perugia dai telegiornali!

Anonimo ha detto...

LA COSA PIU' GRAVE E CHE IN TANTI,COMPRESI I LAVORATORI DELLA GALBANI CHE NE ERANO A CONOSCENZA,SAPEVANO DI QUELLE PORCHERIE IMMESSE SUL MERCATO,MA TUTTI HANNO TACIUTO A DIMOSTRAZIONE DI COME OGGI L'OMERTA' NON HA SPECIFICHE COLLOCAZIONI GEOGRAFICHE.
PER NON PARLARE DEL SILENZIO DEI MEDIA IN QUESTA VICENDA,A DIMOSTRAZIONE DELLA QUALITA' DELL'INFORMAZIONE CHE ABBIAMO NEL NOSTRO PAESE.

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