Ecco alcuni estratti di riflessione tratti dal mio laboratorio riflessivo che utilizzerò per la mia tesi:
Credo che la chiave di volta sia proprio quella di non guardare a ciò che succede (= il nuovo) in termini di differenza con il "vecchio" perchè ci precluderemo di capire la vera natura del nuovo. Ma i nostri schemi mentali e concettuali sono molto difficili da rimuovere. Il fatto di poterli, almeno, riconoscere anche attraverso pratiche riflessive, sarebbe un buon punto di partenza
GIANNI ( laboratorio riflessivo di Daniele)
Mi domando anche se molto "mal di scuola" (anche da noi all'Università) non dipenda dal gap tra un modo obsoleto di fare cultura e le potenzialità che i giovani oggi intuiscono esservi (magari in modo istintivo e maldestro)
FRANZISCUS
"La scuola è come un grande circo: c'è chi fa il suo numero sulla pista, lasciandosi prendere dall'interpretazione, in attesa dell'applauso finale e tutt'intorno c'è il pubblico che assiste allo spettacolo. Ma il pubblico è esigente e non sempre l'artista lo soddisfa"
ANNARITA
Al computer mi sono avvicinata come autodidatta e subito mi ha affascinato per tutte le sue potenzialità: pian piano l'ho inserito nella didattica, è diventato strumento di condivisione di esperienze e mi ha permesso di trovare in rete persone meravigliose che mi hanno aiutata a a crescere sia culturalmente che professionalmente.
FRANCESCA
Sento di avere una big picture in mente che ha bisogno però di piccoli e quotidiani passi per essere realizzata.
Uno di questi passi è la riflessione costante sul mio lavoro. Il blog lo permette alla grande, ed è questo il taglio che ho voluto dare al mio.
DANIELA CALLEGARI
Cerco in primo luogo, ho sempre cercato, di trovare motivazioni personali. Sono convinta che se non ne ha l'insegnante, mai potrà trasmetterne agli alunni. E, hai voglia di attribuire le responsabilità allo Stato, pur reali, che con le sue scelte non motiva…., ma siamo qui, la scuola la facciamo noi, giorno per giorno.
GIOVANNA
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