Il turn over "col contagocce". Ogni cinque professori universitari che andranno nei prossimi anni in pensione gli atenei potranno assumere un solo ricercatore. Quella di entrare stabilmente nel mondo universitario, per migliaia di precari già in forze presso gli atenei, diventa un autentico miraggio. Per questo gli studenti dell'Unione degli universitari hanno coniato lo slogan "sorridi ... se ci riesci". (Così scrive Repubblica)
La domanda che mi pongo è: Perchè solo adesso ci si accorge che la scuola, e l'istruzione in genere, è nel baratro?
Perchè solo adesso ci accorgiamo che i nostri cervelli migliori per lavorare sono dovuti emigrare all'estero, dove le Università straniere li accolcono con i tappeti rossi?
Perchè solo adesso ci accorgiamo che la popolazione docente deve essere maggiormente qualifica per insegnare?E sottolineo per insegnare, nel senso che non basta un alaurea con 110 e lode per insegnare, serve metodo e predisposizione per l'insegnamento.
Perchè solo si inneggia all'ingiustizia verso i nostri ricercatori, che tra l'atro sono tra i migliori al mondo, che non riescono ad occupare i posti dei loro "anziani" per non dire "vecchi"(alcuni sfiorano i 90 anni soprattutto in facoltà come Medicina e Giurisprudenza) docenti "cattedrali"?
Il turn over tra docenti anziani e ricercatori è sempre stato minimo... a prescindere che sia 1/5 o 3/5, in ogni caso quello che serve è che i docenti universitari da 50 anni in poi dovrebbero essere assunti come consulenti e non avere un posto fisso come docente universitario più uno come consulente....Solo così si può parlare di sviluppo della ricerca.
La popolazione docente è obiettivamente poco qualificata, ed a perderci sono sempre i migliori anche in questo caso. Infatti tra una classe docente, mediamente mediocre, i docenti "eccellenti" e vi assicuro che ce ne sono, non riescono a competere e svolgere in pieno il loro lavoro.
Lavoro che è fatto di aggiornamento continuo, passione, entusiasmo, carisma, leadership positiva(nel senso che diventano figure positive da cui aprendere per i loro alunni)
Alla fine mi rispondo domandandomi: Ma non sarà che ci stanno marciando un pò troppo su temi alquanto vecchi, che non sono mai stati risolti?
Io sono pienamente d'accordo con chi protesta, ma perchè solo ora? è questa la mia domanda!
Non credo che il problema "vero" venga risolto, credo più che altro che ci sarà ancora qualche protesta, ma poi tutto ricomincierà daccapo...perchè la realtà è che la scuola e l'istruzione, per cambiare veramente, ha bisogno di un tessuto sociale in cui i favoritismi siano quasi anullati...
Il problema vero è che i ragazzi non credono nella scuola. Le Università non concedono spazio alle sperimentazioni. Il lavoro è distante dal mondo dell'Università....
