Credo sia palese ciò chè è accaduto il giorno in cui Gabriele Sandri è morto.
Quello che non capisco è come si possa fare "cattiva comunicazione" intorno ad un caso come questo.
Capisco le necessità editoriali, sia dal punto di vista tecnico che di quello degli "obiettivi"...
Ma perchè continuare ad associare la figura di Gabriele Sandri a quella degli ultrà delinquenti?
Perchè quando si parla del caso Sandri non si approfondisce bene il focus più umano della tragedia?
Un ragazzo di 27 anni è morto, in maniera del tutto assurda...Non era un santo,non era un diavolo, non era un maniaco...era soltanto un ragazzo come tutti noi, che aveva voglia di vivere e stava trascorrendo una domenica di passione per la sua squadra.
C'è stato un litigio?Ci sono state delle zuffe?D'accordo! Ciò non da giustificazione che la sua figura debba essere associata per forza a degli ultrà che, almeno nel caso sopracitato dalla Repubblica, non c'entrano niente con la sua vita.
Gabriele Sandri è morto...associarlo a tutto ciò che è avvenuto, non per sua volontà, è secondo me un cattivo esempio di comunicazione. Anche se potrà essere efficace negli obiettivi editoriali.
1 commento:
A volte i media utilizzano modi e forme sbagliate quando basterebbe semplicemente dire che e' stato barbaramente ucciso ds uno squilibrato.ciao.giampaolo(riflessioniallospecchio)
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