Non mi trovo d'accordo sulla poesia del "non so", credo più che altro in un modo di interpretare la realtà attraverso "obiettivi" chiari, sono gli strumenti per raggiungerli che vengono modificati e plasmati in base alle nostre esigenze.
Pertanto Poilab per me è stato uno strumento, il blog(prima ancora di poilab) è stato uno strumento, essermi trasferito a 19 anni a Roma è stato uno strumento, aver vissuto varie forme di pseudo-realtà sono stati uno strumento.Tutti strumenti che portano sempre ad un punto, un punto chiaro ed innegabile, l'essere qui in questo momento.Hic et nunc.
Che vadano a quel paese i voti, gli esami, le interrogazioni, la discussione di domani....fuck....Le considero semplici banalizzazioni di una realtà molto più complessa. Realtà che cerca di essere "realizzata" attraverso queste rappresentazioni "teatrali". Il Daniele di domani non sarà Daniele. Il lavoro di un anno non sarà il lavoro che c'è scritto su una tesi.
Aver svolto 20 esami in un anno non sarà servito a niente se non al fatto di aver irrobustito le ali.
Quello che sono sarà solo mio, quello che dovrò cercare di sembrare sarà loro.
Ho grandi progetti nella mia mente, e non voglio deprimermi con i "non so" i "forse" i "ma"...mi piace azzardare confidando nelle mie capacità. In ogni caso potrò dire di aver vissuto.
Domani?Il domani è già mio...
2 commenti:
Buon giorno Daniele.
La tua intelligenza ti porta a riflessioni profonde; le tue considerazioni parlano di maturità intellettale e sociale. Ogniuno di noi è per come si "costruisce" utilizzando, tra quelli che gli vengono offerti, gli strumenti giusti. E tu lo hai capito. Molti vivono la vita intera senza capirlo mai.
Abbiamo ancora una speranza se ci sono giovani voci diverse da quelle che, con violenza ed inquietante ottusità, vengono esibite dai media.
Grazie.
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