Mi piace pensare che il mondo della scuola abbia le sue eccellenze.
Mi piace pensare che le eccellenze della scuola non siano dovuto alla quantità di conscenze possedute ma dalla qualità delle conoscenze e di come queste qualità vengano messe in gioco per ri-generarle in maniera continua...come se in questo ambito il moto perpetuo esistesse davvero, senza nessun attrito tale da far perder informazione. Ri-generarla si, perderla no.
E' un cambio di prospettiva, un cambio di posizione. Fare quello che ha fatto il prof Tino Bellisario è semplicemente un cambio di visuale...E' come se avesse spostato la cattedra dalla parte frontale degli alunni al centro degli alunni dove gli alunni stessi facevano da corollario al suo modo di insegnare!
Raccontare la sessualità dei ragazzi vista con gli occhi dei ragazzi...nessuno ci aveva mai provato, eppure bastava poco, bastava semplicemente spostare la posizione di osservazione!
Ottimo esempio.
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