premesso che ho ben capito il senso del termine, che anche se detto forse nel modo sbagliato, voleva intendere tutt'altro significato(spero).
Ma se analizziamo i fatti e la società di questi ultimi 15 anni e soprattutto da 7 anni a questa parte... noi giovani, bamboccioni, mammoni, casinisti, svogliati, poco preparati, senza lavoro e chi più ne ha più ne metta...siamo in condizioni tali da non avere speranze o aspettative sul nostro futuro!
Ed è grazie ad i nostri cari genitori(che Dio li benedica e li renda santi , tutti), e sottolineo dei nostri genitori e di nessun altro oltre loro compresi coloro i quali dovrebbero tutelare il nostro futuro il futuro degli italiani, che abbiamo ancora il coraggio e la voglia di andare a studiare in scuole fatiscenti, Università impazzite, magari in città molto lontane dalla nostra appellandoci addosso come un macigno il termine "fuori sede...".
Un termine che racchiude in se lo stesso significato di chi negli anni 60-70 partiva dal sud per trovare lavoro nelle fabbriche del nord...e si sentiva "terrone"
Persone che lasciavano le proprie terre sperando in un futuro migliore...ma almeno loro avevano la possibilità di sperare perchè lavoravano, noi neanche questo!
Arrivati nelle grosse metropoli per studiare dobbiamo diventare subito lupi, onde evitare di essere "sbranati"...dobbiamo divincolarci tra annunci Universitari, annunci di stanze a dir poco da denuncia...e non solo!
Un video molto esplicativo riassume il problema...
Stages, proposti dalle "mitiche" Facoltà , "fasulli"...
Facoltà "fasulle", Master costosissimi "fasulli"...
Lauree "fasulle"...
Per fasulle intendo che non danno ciò che promettono, e mi sembra di non bestemmiare etichettandole tali!
Viaggiamo su un treno merci mentre il resto dell'europa viaggia già da molto tempo ad alta velocità...non abbiamo paura dei confronti, ma mi lasci dire che un pò di scoraggiamento ci viene quando vediamo e conosciamo ragazzi Erasmus del resto dell'Europa che ci deridono per i nostri metodi di studio ormai obsoleti, ragazzi che a soli 23 anni hanno già finito l'università e vengono in Italia ad imparare la lingua.
Anche a me piacerebbe poter andare in Inghilterra per un anno ad imparare una lingua, ma non ho il tempo, almeno che non decida di mollare tutto qui e tentare la fortuna lì...ma come faccio dato che a 25 anni sono ancora impantanato (grazie alla geniale idea del 3+2) nel corso di specialistica, e consideri che io non ho perso neanche troppo tempo...c'è chi a 25 anni si ritrova ancora nella triennale!
Il lavoro ormai sono convinto dell'idea che dovrò inventarmelo..., non sto scherzando!
Me lo inventerò perchè quelli che esistono sono solo specchi per le allodole, non valorizzano la persona, rendono spento qualsiasi animo vivace, ti demorallizzano ancor prima di entrare, ci tengono "mansueti"...
Se il significato di bamboccioni comprendeva tutto questo, che ben venga (sperando di poter parlare a nome di tutti) siamo fieri di essere "bamboccioni"!
P.S.
Per tutti gli studenti fuori sede e non solo il portale Agenziadegliaffitti è ora attivo on-line!
14 commenti:
Sinceramente non si capisce cosa impedisca di laurearsi a 23 anni. In altri paesi i fuori corso vengono sbattuti fuori o se ne vanno da soli, visti i costi spesso proibitivi dell'università. Quanto alle case, come racconto oggi sul mio blog, come mai gli stranieri quando vengono qui riescono a fare quello che gli studenti italiani definiscono impossibile? Scusate, ma certe volte non se ne può più. Si sa che ci sono grossi problemi nel sistema economico italiano, ma voi non prendete neanche le opportunità che avete e aspettate sempre che qualcun altro risolva il problema...
Delenda FASULLANDIA...!
W Metànya...!
Mancava la firma linkata al mio commento di poco fa.
Sono d'accordo con te, Daniele.
I giovani possono fare, certo, ma singolarmente e senza molti mezzi finanziari non credo molto.
Altro che palle.
Delenda FASULLANDIA...!
Cara Angela,
Mi dispiace non trovarmi d'accordo con te...
Parlare di tempi addietro non è la stessa cosa di parlare dei tempi di ora...
Gli studenti stranieri di cui tu parli hanno (per lo meno ora,non so ai tuoi tempi), gli esami facilitati, borse di studio della propria Nazione, ed in più priorità nei posti alloggio per studenti non potendo avere un controllo sul loro ISEE(il parametro economico)...Per non parlaredi chi viene dall'inghilterra che hanno pure maggior potere d'acquisto...
Non lasciarti ingannare delle apparenze...siamo molto scoraggiati per il periodo che viviamo, e soprattutto perchè non abbiamo le stesse prospettive che avevi tu...
@albatro
Hai centrato il centro, i mezzi finanziari...per quanto noi abbiamo molta voglia di fare ci sono degli ostacoli che (purtroppo) in Italia sono insormontabili...
Non si tratta di un semplice lamento generale dovuto alla poca speranza,ciò è constatato dal fatto che esiste la famigerata "emigrazione dei cervelli" nostrani che vanno fuori dall'Italia per essere apprezzati e rivalutati per quello che realmente sono...
Mancal'investimento nella Formazione che dovrebbe esserecontinua e sempre aggiornata...ed invece si pensa sempre di rimandare il problema!
La Formazione costante è sinonimo di società evolute, ma queste cose non sono io a dirle ma studiosi e sociologi di tutto il mondo...
Non vogliamo essere petulanti nel dire che mancano "reali" oppurtunità...quello che viene offerto sono solo ripieghi e soprattutto mal pagati.
Il punto su cui sono d'accordo è la mancanza di formazione. Questo è uno dei veri punti su cui bisognerebbe combattere come pazzi. Dovreste combattere.
Quanto al resto, mi viene un po' da ridere quando tu credi che io parli di tempi andati...! Ma quali tempi andati, parlo di adesso, di persone che conosco ora. E sappi che io sono uscita dall'università negli anni 80, quando la disoccupazione era più del doppio di adesso. Voi sognate un "prima" che non esiste e vi cullate nel sogno che torni un mitico tempo passato (che non è mai esistito in Italia). Credete che gli altri siano sempre avvantaggiati (a volte è vero ma altre per niente) e così vi autoassolvete. Non tutti, spero.
La mancanza di formazione...mica dici niente?
Basterebbe solo quella per essere insoddisfatti...
Dicendoti che parli di tempi andati non era un modo per dirti che sei retrogata(spero che questo era chiaro)era solo per dire che negli anni 80,come bene dici tu c'era più disoccupazione,ma è anche vero che era più facile avere aspirazioni, tant'è vero che la maggior parte di loro/voi ha usufruito del boom dei mitici anni 90...o sbaglio?Tutti divisi tra Enti pubblici,Giornali(forse più seri di ora tra l'altro) agenzie di Pubblicità,le prime in Italia a godere della cosiddetta Milano da bere,che stava appunto ad indicare come facile e frizzante erano quei tempi...
La mia lamentela comunque si limita alla formazione, per il resto se ognuno di noi(compreso me)si dovesse mattere a raccontare i propri drammi(che credimi ne ho tanti) si rischierebbe di diventare patetici...e questo lo odio!
Non sogno un prima,assolutamente,sarebbe da stupidoi aspirare di tornare indietro, anche perchè è impossibile comparare due società diverse...quello a cui aspiro è un futuro migliore...
Io personalmente non mi assolvo,anzi mi comprometto sempre e comunque...non vorrei che tu abbia confuso un mio pensiero con una mia insoddisfazione per la vita!L'insoddisfazione è per le cose sbagliate che potrebbero essere risolte con non molto ed invece non si fa assolutamente niente...
Combattere?
Mi sa che ora sei tu a rifarti agli anni della repressione,gli anni 80...
Combattere non serve a niente...
Manifestare?Tempo perso...
Bisogna agire,ed anche in fretta...
Edè ora che si svegliono "le poltrone d'oro" prima che ce ne andiamo tutti via fuori dall'Italia a dare omaggio del nostro genio...
fijo mio sul fuffa posta ancora + grande che cosi prendi tutta la pagina
Forse molti politici, prima di parlare, dovrebbero pensare agli effetti comunicativi sui cittadini. Dire che quasi tutti i giovani sono dei "bamboccioni" non è molto comunicativo, nel senso del rispetto per gli altri e della condivisione con gli altri.
Un saluto,
L.T.
ilcomunicatore
Bravo Luca, hai azzaccato in pieno...non sanno comunicare!
Anche Amato disse che i siciliani usano picchiare le donne per "cultura"!
Ci rendiamo conto delle cavolate che escono da coloro i quali dovrebbero prendere le nostre veci per avere i diritti??
Sono pienamente d'accordo con studentefreelance, Luca e Albatro.
(E non molto con Angela).
Solo una cosa:
i politici prima insultano i cittadini (vedi Berlusconi e i già citati casi di Amato e Padoa Schioppa) e poi si lamentano dell'antipolitica.
I casi sono 4:
1) hanno il delirio d'onnipotenza;
2) pensano che siamo masochisti;
3) sono idioti;
4) hanno paura che con internet il loro potere diminuisca ed attuano l' "intimorimento preventivo" tramite insulti.
Quale sarà la verità? ai posteri l'ardua sentenza.
Alla prossima, Michele
P.S. ora mi informo meglio sul "Bamboccione Day"
Ciao michele...
non so perchè e ne come il commento si sia eliminato da solo...
Cmq i 4 casi da te indicati potrebbero essere tutti racchiusi in un unico punto!
Ciao e grazie
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