Il lavoro ideale

Premetto che questo NON vuol essere uno dei tanti sfoghi esistenziali di neo-laureati sfigati che NON sanno nenache loro cosa vogliono dalla vita.

Un fatto è molto chiaro!

Voglio la mia indipendenza economica!

Può sembrare banale come richiesta ma di fatto è questo che un ragazzo di 27 anni cerca dopo aver investito tempo, risorse e soprattutto aver rinunciato alla sua terra d'origine...

Cosa so fare?
Tutto ... o anche niente!
Perchè la società multitasking richiede di essere multiforme, sicuro e ammiccante.

Chi è riuscito a sopravvivere ad una carriera universitaria in una metropoli come Roma credo, con un pizzico di presunzione, che SIA IN GRADO di fare TUTTO!


Qualcuno può negarmi che il vero lavoro lo si impara nell'atto della pratica?
E' ovvio che con ciò non voglio creare false illusioni ai miei tanti "corteggiatori".


Sono abile nelle conversazioni, non sarò mai un giurista né tanto meno medico...considerando che la carriera di ricercatore NON permette indipendenza economica, lascio a voi la fantasia di proposte.

Bando ai cialtroni, la mia sarà una selezione attenta e minuziosa per la ricerca del "candidato" promotore , come d'altronde fate voi selezionatori a chi si candida ai vostri "psicologici" colloqui.

Nell' economia delle reti non è la quantità di contatti che ha valore quanto la "qualità" del contatto che permette maggiore potere.

Seguendo questa logica non mi concederò a chiunque offra "incondizionatamente" un "contentino lavorativo" quanto a chi avrà maggiore qualità nel saper dare il valore giusto a quello che posso offrire.

Sono una merce rara in circolazione e sono in fase di scadenza... ovvero do un tempo a questa fase di proposte. Dopo di che NON mi avrete più!

Il timer è partito ...

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