A: Ma ti immagini vincessi 100 Milioni di euro?
B: Ma ti dirò, io sarei confuso, non saprei che farmene...
A: ...E poi diciamoci la verità, immagini quante maledizioni ti manderebbero i parenti..."Quel pezzo di merda ha vinto 100 Milioni e me ne ha regalati solo 10....
B: Si si è vero, io me ne andrei nel panico solo al pensiero di vincerli...Mi basterebbero 1 o 2 Milioni...
A parte la banalità del discorso, tipico di quelli fatti dal barbiere, c'è qualcosa di antropologicamente e sociologicamente vero in questi discorsi....
La gente popolare non sa come spendere. Non ha idea di cosa sia l'economia, tant'è che l'idea di avere un'immensa somma fa venire il capogiro. La confusione viene non tanto per l'incredibile fortuna mai vista prima, ma tanto nel dover rendere conto agli altri! Tipico di un pensiero popolare, l'appartenenza ad un mondo comune. La scelta di una vincita relativamente minore rispecchia verosimilmente una visione di chi si accontenta di "poco" per poterlo spendere e spandere tutto per se...
100 Milioni cambierebbero significamente la "traiettoria"(tipica del pensiero di Bourdieu ) e ciò provoca disorientamento....
La questione è paradossale, io gioco al superenalotto sapendo di poter vincere 100 Milioni di euro ma speriamo di non vincerli!!
La maggior parte delle persone, medie, ammira le "stelle" ma preferisce rimanere con i piedi per terra perchè l'ebrezza del "rischio" non gli appartiene!
Gestire 100 Milioni significherebbe avere consapevolezza di cosa sia il denaro ed a cosa realmente serva.
La teoria non si riferisce, naturalemente, a tutti ma tutti ne siamo dentro.
Imprenditori-innovatori si nasce...non si diventa(o improvvisa).
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