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venerdì 26 dicembre 2008

I professori (non) sono tutti uguali

Cercare di confutare una teoria (luogo comune) ormai affermato è un'impresa alquanto ardua.
Mi riferisco al luogo comune per cui "i prof sono tutti uguali". Lo pensano i genitori, lo pensano gli alunni...E lo pensavamo anche noi(compreso me che scrivo) in quegli anni ribelli del Liceo.

Non so per quale miope "chimica", a pelle, un Prof è come un "celerino" al posto di blocco, meglio evitarlo...A maggior ragione se chi, come me, un prof se lo ritrova anche in casa come padre....a quel punto la voglia di andare sempre e comunque "contro" diventa una "religione" da seguire in maniera fanatica.

Non che abbia mai commesso atti violenti contro di loro, ma il semplice fatto d sentirmi giudicare in maniera così sterile e poco produttiva per la mia "salute" mentale mi rendeva a tratti isterico a tratti indifferentemente apatico.


Ma come si narra spesso nelle migliori favole, crescendo si cambia. Cambia il punto di vista, si diventa anche più critici verso se stessi e verso ogni forma di estremismo. Gli angoli si smussano e forse anche le sterili polemiche si cerca di evitarle come "un fiume in piena" di ipocrisia e conformismo. Allo stesso modo di come si evitava di stare dalla parte dei prof al Liceo.

Allora come dimostrare che anche all'interno della scuola non è tutto buio come sembra. Che anche nella scuola c'è chi insistentemente investe tempo, risorse, passione e "salute" mentale?


La mia teoria "rivoluzionaria" è ancora in via di definizione per un approccio al metodo scientifico...ma basterebbe farsi un giro negli angoli "giusti" della rete per confrontarsi con "persone" di uno spessore umano e che in seconda battuta sono anche professori...E guarda un po' sembra anche che dicano e professino quello che nel nostro mondo rivoluzionario del Liceo ci sembrava una "nostra religione". Provano la stessa rabbia verso un mondo scolastico ingabbiato in schemi vecchi e forse anche "comodo" per chi crede più nello stipendio che nella professione---


Fatevi un giro tra Agati Mario Annarita Stefano Epifani Luca Conti (questo è solo un breve elenco di una lunga serie di persone-docenti-professionisti) per avere un piccola prova di ciò che cercavo di dimostrare prima

http://www.wikio.it

5 commenti:

Annarita ha detto...

Grazie mille della citazione.

Allora come dimostrare che anche all'interno della scuola non è tutto buio come sembra. Che anche nella scuola c'è chi insistentemente investe tempo, risorse, passione e "salute" mentale?

E mio caro, that is the question!

Il problema è difficile soluzione anche perché fa comodo a diverse componenti che le cose rimangano come sono.

Segnalerò il post su Scientificando.

Buone feste, Daniele!

Unknown ha detto...

Mi fai diventare rosso... grazie: buon anno e buona vita!

Annarita ha detto...

Segnalato, l'articolo su Scientificando:)

Ciao
annarita

Anonimo ha detto...

È proprio così. I luoghi comuni rappresentano una trappola in cui facilmente cadiamo. Ma uno dei doni della maturità (come dimostri tu stesso) è acquisire - magari per gradi - un punto di vista che ci rende capaci di scorgere non solo il bianco e il nero ma le infinite sfumature e di grigio e di scorgere anche splendidi angoli di luce in un mondo che pare "tutto buio".
Nadia Z

Anonimo ha detto...

anche io credo di essere una prof molto diversa dai soliti... (in meglio, credo).

ciao!

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