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mercoledì 10 settembre 2008

La scuola ed il pensiero collettivo


Tratto da Costruttivismo, progettazione didattica e tecnologie
Antonio Calvani


[...]le scuole hanno bisogno di essere ristrutturate come comunità in cui
la costruzione delle conoscenze è sostenuta come obiettivo collettivo ed il ruolo
della tecnologia dell'educazione dovrebbe rimpiazzare i modelli discorsivi della
classe con quelli che hanno più immediata e naturale estensione alle comunità di
costruzione di conoscenza al di fuori della scuola".
In un progetto di comunità di costruzione delle conoscenze (knowledge building
communities) si mira a cambiare fondamentalmente il modo di cooperare,
appoggiandosi ad un modello distribuito della conoscenza cioè sul fatto che le
competenze dovrebbero essere dislocate in forma differenziata tra studenti
piuttosto che perseguire l'obiettivo che ciascun studente sappia le stesse cose. Il
termine “intenzionale” con cui si designa questo apprendimento intende
sottolineare l'importanza della dimensione metacognitiva (ad esempio gli alunni
sono indotti non solo ad apportare note o associazioni aggiuntive, ma anche a
dare giustificazione di queste), aspetto che tradizionalmente è al centro
dell'attenzione di Bereiter e Scardamalia.

La cosa più che straordinaria è che queste teorie "viaggiano" da anni ma non trovano mai applicazione concreta. Di teorie simili, molto apprezzabili, esistono e si sviluppano continuamente.


Perchè quindi non riflettere su queste questioni di INNOVAZIONE reale nella scuola?

Sentir parlare di grembiulini e di voto numerico in pagella come risoluzione di tutti i mali della scuola mi fa venire l'orticaria.

In un' intervista televisiva un ragazzo rivolgendosi al ministro Meloni replicava: Non capisco perchè non si guardino i problemi reali della scuola. Se mancano le strutture, come si fa a parlare di grembiule? Se in una classe esiste il bullismo non è lecito pensare che i problemi non si risolvono bocciando quel ragazzo per il voto in condotta?

Si inneggia al bullismo quando invece è un fenomeno sempre esistito fin dal libro Cuore, mi sembra ridicolo usare la "bacchetta" per risollevare ed INNOVARE la scuola!

http://www.wikio.it

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