Sopravvivenza non voluta o cercata, ma dettata dagli eventi.
Fikreta è una Rom arrivata a Roma a 18 anni quando al suo paese c'era la guerra, non lavorava MA si è CREATA un lavoro.
In questa sede non voglio legittimare o accusare nessuno, voglio solo riflettere sull'analisi della realtà che mi circonda.
Molto spesso anche io mi innervosisco quando vedo rovistare nei cassonetti, sia da parte dei Rom che da parte di polacchi, italiani, bengalesi ecc, e lasciare tutto fuori dal cassonetto, come se fosse una giustificazione al fatto che non hanno tempo ne voglia di rimettere a posto.
La mia è pur sempre na visualizzazione ristretta del fenomeno, una visone distorta dal mio egoismo, dal mio status, dal mio modo di pensare e di agire.
Ho avuto la fortunua di nascere in un Paese dove le guerre non esistono più da ormai 50 anni, e questo mi ha permesso di capire che la convivenza civile è l'unica forma di democrazia vera.
Ma chi arriva da un paese in guerra, come possiamo pretendere che sappia o voglia sapere cosa sia la normalità...Ma a prescindere da questo demagogismo, la storia di Fikreta è diversa.
Fikreta, dicevamo, si è creta un lavoro e lo svolge nel più "pulito" dei modi, alla faccia dell'evasione fiscale di tanti imprenditori italiani, che oltrtutto sfruttano manodopera rumena(e popolazioni similari in condizioni di instabilità economica) Fikreta ha le fatture di ciò che vende, roba trovata nei cassonetti, e queste fatture le permettono di rinnovare il permesso di soggiorno.
Storie di ordinaria "follia" per chi vive da "precario" in Italia.
Lei stessa giudica male chei fa il suo "mestiere" sporcando la città.
Con la nuova ordinanza del comune di Roma c'è il pericolo che il suo lavoro venga "eliminato".
E se invece ragionassimo da un pnto di vista diverso?
Cosa fanno le persone come Fikreta?
Raccolgono materiale iingombrante, lasciato IRREGOLARMENTE da italiani vicino ai cassonetti.
Direte voi, perchè irregolarmente?
Perchè per farlo ritirare da personale addetto AMA bisogna pagare!, altrimenti è gratuito se si conssegnano i materiali nelle isole ecologiche dei municipi prefissati, figuriamoci se con il traffico romano i cittadini vanno a portare i rifiuti ingombranti nelle isole ecologiche(sono pochi in proporzione che lo fanno)...
Nella maggior parte dei casi, i frigoriferi, i materassi, e tutto ciò che per noi è inutile nelle nostre case, viene lasciato comodamente(rigorosamente di sera per non essere visti e rischiare la multa) nel cassonetto sotto casa...
Ed allora chi ci pensa?
Ci pensano a ripulire, lo sporco della città, le persone come Fikreta, che educatamente senza lasciare sporco, caricano il materiale sul mezzo di trasporto e lo vanno a rivendere...
Naturalemte se si pensasse che il lavoro possa essere utile, allora perchè non leggitimarlo?
perchè non dare la possibilità a chi "lavora" onestamente di continuare a farlo, e magari mettere le cose in regola anzichè ragionare sempre nel modo più facile, ovvero : se una cosa non va bene allora elimiamo tutto, compreso anche quello che di buono può esserci!
Ripeto, non legittimo chi si comporta ineducatamente, sporcando ulteriormente la città, ma penso che eliminare un "servizio", seppur non regolamentato, come quello che fa Fikreta mi sembra insensato.
Proviamo allora a pensare cosa potremmo giovare se regolamentassimo lavori come quello di Fikreta...Perchè finora per un lavoro come quello, ROVISTARE NELL'IMMONDIZIA, non si troverebbe nessuno che lo faccia per non meno di un tot di soldi...La gente come Fikreta la fa gratuitamente e silenziosamente...a differenza dei mezzi dell'immondizia
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