La vita dei maestri del plagio, in ambito scolastico, ha ormai le gambe corte.
Una volta era tutto più semplice...Si copiavano i libri senza citarli. Poi è arrivato internet e con essa la generazione copy&paste ( ctrl+c/ctrl+v).
Ma un professore giapponese si era stufato di essere preso per i fondelli dai suoi alunni, si è messo così a studiare un software per identificare i testi scopiazzati da internet senza nessun riferimento di citazione.
In realtà citare la fonte non dovrebbe essere una vergogna, ma dovrebbe dare identità della fonte ed in ogni caso dovrebbe essere anche un modo per scaricare la colpa all'autore in caso di tesi non veritiere...
Ma il modello delle tesi copiate è stato un pò imposto dalla pretese di dover scrivere su dei temi per la quale c'è poco tempo per documentarsi...
Pertanto era quasi una vergogna, una volta, dover fare 100 citazioni facendo così credere di non aver scritto niente di testa propria...
Ma è molto meglio fare 100 citazioni anzichè copiare un qualcosa ed essere scoperti.
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