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lunedì 19 maggio 2008

Quando la scuola "insegna" le buone pratiche di prevenzione quotidiane

Mi è già capitato di parlare del buon progetto dscholatv e di come la scuola "post-moderna" debba apprendere le best pratices per innovarsi.
Può essere banale dirlo, ma male non fa, la scuola italiana NON è da buttare sono le CATTIVE "maniere" educative da evitare. Avendo modo di colloquiare con Gianni siamo entrambi convinti che la scuola, ma soprattutto l'uso delle innovazioni in campo didattico siano solo ai primordi di una nuova era di "fare scuola". Ma è giusto le ottime iniziative dei vari istituti "sparsi" per lo stivale emergano e non rimangano nascosti nei loro edifici.
Uno deideficit delle buone pratiche in ambito scolastico è anche il fatto che non esiste un luog dove vengono raccontate...io ho proavato a lanciare un input, naturalmente da raffinare e su cui discutere...ma è per sempre un punto di inizio...

Ieri mentre ero immerso nei miei pensieri, avevo una parte della Ram del cervello impagnata alla questione scuola...hihihihihi....

Da quello che emerge dalla maggior parte dei commenti in questo post sembra che tutti siano propensi a creare un "notiziario delle buone attività" un documento che attesti l'esistenza delle "isole felici"(utilizzando la metafora di Gianni)...e soprattutto fare in modo che questo notiziario/documento possa essere trasversale,intrecciato, e metaraccontato...Il problema è iniziare, ribadisce qualcuno(giustamente).

Da dove iniziare?Come rendere operativo tutto questo?
Ognuno ha i suoi impegni, e rendere operativo il tutto significherebbe innanzitutto organizzare le idee, avere degli incontri periodici almeno nella fase iniziale...Come dceva Paola, "ogni volta che sembra che il motore si sia acceso, qualcosa o qualcuno prontamente toglie la chiave di accensione"...

Mi chiedevo allora...Ma se ognuno nella propria attività, di "buona pratica didattica" iniziasse a fare un report video ed iniziasse perciò a tracciare quanto meno la strada?Dico di utilizzare il video perchè ha più impatto, è meno noiso del testo, si utilizza un linguaggio comprensibile anche al di furi delle barriere "coralline" dell'ambito professionale(vedi genitori, curiosi passanti...ecc.ecc...)
Potrebbe essere un modo per iniziare....Si cominicia individualemente per trovare aggregazione ed intreccio di pratiche in corso d'opera.
Lo spreco di energie(spreco inteso come attività che non viene documentata oltre il prorpio micromondo) che voi tutti state dedicando DEVE essere documentato in qualche modo, in primo luogo perchè SERVE CONCRETEZZA in una fase della scuola che è in pieno declino, SERVONO BEST PRATICES da poter confrontare.
In questo modo potrebbe attivarsi un vortice che attiri e coinvolga. Naturalmente basare tutto su soli video sarebbe riduttivo, ma sarebbe comunque solo l'inizio, un modo per dare praticità e concretezza. In seguito alle prime battute iniziali potrebbero succedersi i video di coonfronto, in cui si discute delle pratiche migliori, di come utilizzarle nel proprio contesto, come migliorarle ecc.ecc...Tempo max dei video 3 min. per evitare di annoiare ed appesantire. Brevi ma concisi!

Non so ,voi che dite, troppo SEMPLICISTICO E RIDUTTIVO(come mi diceva sempre il mio insegnante di italiano al Liceo)?


Concludo con la bella iniziativa lanciata da della 5 A Elettronica e telecomunicazioni dell'Itis Pininfarina di Moncalieri su dscholatv INSEGNARE LU BUONE NORME ANTI-INCENDIO.
Anche questa è da considerarsi come scuola interattiva, non serve un computer per rendere interattiva una lezione!!

http://www.wikio.it

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